Mimmo Rotella – Strappi d’identità

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L’Associazione Rosa dei Venti, sponsorizzata dalla galleria Opus e con il patrocinio della Regione Marche e del comune di Ascoli Piceno, ha il piacere di presentare la mostra “Strappi di identità”, una selezione di 30 tra le 70 opere presentate con grande successo alla Galleria Civica di Padova nella mostra “Mimmo Rotella: opere scelte 1958 – 1996” curata da Vittorio Sgarbi e Carlo Silvestrin.

La mostra, presentata dal prof. Stefano Papetti e dal Prof. Giarmando Dimarti, verrà ospitata nella splendida cornice di Forte Malatesta in Ascoli Piceno dal 23 aprile al 10 giugno 2011.

Sono doverose le riflessioni sulla propria identità nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dell’unità nazionale. E l’elemento principe che alimenta e pone delle basi solide a queste riflessioni e proprio la memoria.

La straordinarietà di Mimmo Rotella è stata quella di avere prima di molti altri il giusto intuito di avvertire il cambiamento repentino che la società italiana stava affrontando nel dopoguerra. Un periodo di ricostruzione che veniva sostenuto con grandi sacrifici ma che in compenso restituiva benessere. Da li il proliferare dei messaggi pubblicitari tramite la cartellonistica.

Strappare quei manifesti ed incollarli sulla tela contribuiva a creare un oggetto che conservasse in un sol colpo tempo e spazio. I suoi décollages ci parlano di Marylin Monroe, Anita Ekberg e di tanti altri miti cinematografici dell’epoca, ma anche di oggetti di uso comune che venivano così resi come sacri, come rappresentativi di una società.

Facendo tesoro delle correnti pop, del cubismo e del ready-made, Rotella riuscì a fonderle insieme contribuendo alla discussione artistica che Pierre Restany definì Nuovo Realismo; operazione che oggi ci consente di poter avere dei documenti visivi di una identità italiana di un quarantennio.

In definitiva la sua produzione artistica ci consente di essere partecipi di una “illuminazione”; in questo modo Rotella definì la propria intuizione.

Mimmo Rotella - La dolce vita